
Venerdì 27, dopo le ore 23:30, ai membri della Commissione Finanze, (quindi sia ai consiglieri di maggioranza che di opposizione) è stata consegnata la settima analisi sugli NPL Delta da parte di Aram Capital. Adesso.sm ha indetto conferenza stampa sabato 27 nella sede di Repubblica Futura dove Luca Boschi -Civico 10-, Enrico Carattoni- Ssd- e Roberto Giorgetti- Repubblica Futura-, hanno anzitutto disapprovato il messaggio inviato da DIM verso tutti i Commissari, e in special modo a 5 Consiglieri di Maggioranza , “invitando a non (s)vendere i crediti Delta“, messaggio dal quale emerge “la minaccia della galera a seconda della decisione che sarà presa,… dunque una sorta di lista di proscrizione” – ha dichiarato Enrico Carattoni.
Roberto Giorgetti :“Abbiamo scadenze strette, il 31 ottobre ultimo giorno per confermare la vendita al Fondo Cerberus, e siamo obbligati a dare nostro parere, anche se la decisione finale spetterà solo a Cassa di Risparmio (al Cda e assemblea soci) ed abbiamo il massimo rispetto della Magistratura e anche di BCSM, dalla quale, ad oggi non abbiamo ricevuto alcun comunicato“
Luca Boschi: “Chi parla di svendita è in assoluta malafede, dopo le sei analisi già acquisite, con quella di stanotte, ad una prima lettura, sembrerebbero sette su sette le analisi fatte da esperti internazionali, che definiscono congruo il prezzo. A chi continua a ripetere che si voglia vendere a Confuorti, ribadiamo che al momento l’acquirente con l’offerta più alta è la Cerberus, società di levatura internazionale, che a quanto ci risulta, non ha alcun legame con Confuorti e per inciso ricordiamo che Confuorti, come accidentalmente incita l’opposizione, spingeva proprio per gestire gli NPL internamente a San Marino“.
Stefano Palmieri, Repubblica Futura: “La cessione degli NPL, porterebbe a Cassa di Risparmio delle liquidità che potrebbero essere mese a disposizione dei cittadini e famiglie residenti, nonchè farla rientare nei paramentri del patrimonio di vigilanza e dopo qualche mese la possibilità di ottenere ulteriore liquidità. Se si volesse recuperare, solo per conto di Cassa di Risparmio i crediti in Italia, si dovrebbe aprire una nuova società di diritto italiano, creare una struttura apposita ed iniziare l’operazione di recupero, tenendo a mente che con ognuno degli altri 90 soci dovremmo sottoscrivere specifico accordo, perchè come detto, molti prestiti furono fatti non solo da Carisp ma in accordo con altri”.

Riepiloghiamo sommariamente “l’affair Delta” e i valori del possibile “saldo e stralcio” cedendo questi crediti deteriorati. Rimandando ad una pagina sul magazine Sorpresa! di ottobre per dettagli e storiografia finanziaria molto più completa.
Delta era una società finanziaria specializzata nel credito al consumo (pochi soldi a tante persone, tipicamente acquisti di elettrodomestici, mobilio, automobili). Prestiti erogati senza ipoteche immobiliari a garanzia. La maggior parte di questi prestiti sono anteriori al 2008. In italia operavano circa 100 agenzie. Riguardo alcune aree regionali italiane, Delta non operava usufruendo solo del denaro/capitale della Cassa di Risparmio di San Marino, ma collaborava con 90 Banche e Istituti di Credito: n.b. non era un’unica cordata, ma si realizzavano accordi a seconda del cliente/debito da elargire tra Carisp e la banca di cui il richiedente servizio era già cliente.
Banca d’Italia, commissariò Delta nel 2009. Venne costituita, da tutte le banche creditrici, la Socetà di Gestione dei Crediti Delta (SGCD). I crediti a rischio (NPL) hanno un valore totale, considerando tutte le banche, di circa 2,1 miliardi di euro, e quelli che competono solo a Carisp pesano per 1,2 miliardi di euro. Da notare che questi valori sono comprensivi di interessi maturati nel tempo. La “vera sorte” ossia il puro capitale messo a disposizione è di circa 600 milioni di euro, visto che gli interessi maturati solitamente, per legge, non sono esigibili.
Si sa che nel diritto commerciale, quando si compiono operazioni di recupero credito, si usa la pratica cosiddetta “a saldo e stralcio” del debito (pagare subito parte del debito ma azzerandolo tutto) con lo “sbiancamento” della posizione debitoria del cliente debitore, a dire non risulta più debitore.
Precisiamo che alcuni crediti Delta sono solo di Cassa di Risparmio, ma nell’ultimo quinquennio (2010/2015) si è recuperato una percentuale inferiore al 4% tra incassato e valore nominale residuo del credito, ed anche se si considerasse il valore reale e non quello nominale, desumiamo che oltre al 6,5%-7,5% non si sarebbe arrivati.
Le società di recupero credito (ne esitono centinaia) ovviamente lavorano per proprio interesse e conoscono in modo “attuariale” (ossia con statistiche reali) la possibilità del recupero. Quindi offrono sempre un valore inferiore a quello del potenziale recupero futuro, facendosi carico di andare dal singolo debitore ed incassare nel tempo. Se pensiamo, quale esempio alle Assicurazioni, nemmeno queste offrono valori illimitati, ma sempre ben ponderati e con una “riserva di rischio” che le tuteli. Questo è il mondo e da sempre! Cosa tiene in vita un’azienda è solo il profitto!
In definitiva cosa offre il Fondo Cerberus per acquistare gli NPL Delta? Offre 165 milioni di euro per tutto il pacchetto Delta, e di questi, 109 milioni di euro spetteranno a Cassa di Risparmio.
Certamente la scelta da compiere non è facile:
a) rimetterci circa 500 milioni dei 600 dati, ma averne 109 e liberarsi subito da una posizione debitoria incagliata,
b) non incassare nulla, tenersi il debito nominale di 1,2 miliardi di euro (600 milioni reali) con la possibilità di incassarli in futuro (tutti? una parte? quale? quando?)
Va detto che, per la scelta a) esiste una proposta di acquisto, nero su bianco ed avvallata da 6 +1 analisi finanziarie ma che purtroppo scade il 31 ottobre. Dall’altra, per la scelta b) al momento non conosciamo il piano finanziario, economico, ne gli Attori partecipanti che lo eseguiranno.
Lasciando da parte la politica, in casi come questo noi come ci comporteremmo? o per chi ci è passato in queste vicissitudini, come ci siamo comportati?!